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Sospensione Mutui, si alla triennale delle rate per tutti








La commissione Bilancio della Camera approva l'emendamento, su semplice richiesta dal 2015 al 2017 famiglie e imprese potranno pagare solo gli interessi
Il provvedimento approvato dalla commissione Bilancio della Camera in sede di esame della Legge di stabilità, se fosse confermato - e le probabilità sembrano molto elevate -


nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama, permetterà a qualsiasi persona o piccola e media impresa che ha sulle spalle un mutuo - più in generale, un qualsiasi - prestito di pagare per tre anni, dal 2015 al 2017, solo gli interessi e non il capitale. Dopodiché, il mutuatario tornerà a pagare anche le rate ordinarie del mutuo fino all’estinzione definitiva.
Il risultato, per chi farà domanda (a differenza del passato potranno presentarla tutti, non solo le persone e le imprese che si trovano in difficoltà nel pagare le rate), è una vera e propria boccata d’ossigeno in termini di liquidità, che per tre anni resterebbe negli interessi dei debitori, invece che essere trasferita alle banche e, più, in generale, agli intermediari finanziari.
Va chiarito bene che il provvedimento non vuol dire la cancellazione del debito con l’istituto di credito, ma solo la possibilità di allungare i tempi di pagamento. Ovviamente, l’operazione non sarà a costo zero perché, durante tutti i tre anni della sospensione, i mutuatari continueranno a pagare gli interessi. E quindi, a conti fatti, il costo del finanziamento sarà stato più elevato rispetto a quanto concordato in partenza (il che spiega perché gli istituti di credito non abbiano protestato contro l’approvazione dell’emendamento, ma anzi abbiano tenuto un atteggiamento silenzioso che sa tanto di approvazione). Ma almeno, in questo modo le famiglie e le imprese avranno più liquidità da spendere e far circolare nel mercato. L’emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera è stato presentato da Francesco Cariello, deputato del Movimento 5 Stelle, il quale nell’illustrarlo ha appunto affermato «che avrà l’effetto di aumentare la liquidità a favore di famiglie e imprese».
L’emendamento prevede che il provvedimento diventi operativo successivamente alla stipula di un accordo tra ministero dell’Economia, ministero dello Sviluppo economico, Abi (Associazione bancaria italiana), associazioni di imprese e associazioni dei consumatori. Il tavolo di confronto tra questi soggetti va attivato, sempre secondo l’emendamento, entro marzo 2015 e, come detto, il periodo di sospensione delle rate è il triennio 2015-2017.